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Il Dressage: origini dell’arte “dell’addestrare”

Piccolo excursus sulla storia di questa disciplina equestre

Il dressage è una disciplina equestre che richiede grande precisione, tecnica e controllo da parte del cavaliere e del cavallo. Gli atleti vengono giudicati su vari elementi come l’armonia, la fluidità, la precisione e la qualità dei movimenti del cavallo. Il dressage richiede quindi una grande quantità di lavoro, tempo e dedizione per raggiungere un alto livello di performance.

Questa disciplina, che vanta una storia millenaria, trova le sue radici nell’antica Grecia, dove i cavalli della cavalleria erano addestrati a eseguire movimenti utili in battaglia. Gli animali dovevano essere agili, maneggevoli e capaci di “combattere” insieme al loro cavaliere.

Uno dei primi a formalizzare questi metodi di addestramento fu il soldato e filosofo greco Senofonte nel suo trattato “Sull’equitazione”. In quest’opera, Senofonte forniva numerosi consigli sull’addestramento del cavallo e del cavaliere, inclusi esercizi specifici per migliorare l’equilibrio e la posizione del cavaliere, enfatizzando l’importanza di una comunicazione chiara e gentile tra loro. In generale, “Sull’equitazione” di Senofonte è considerato un importante testo di equitazione classica e ha avuto grande influenza sull’arte equestre in Europa e nel mondo occidentale.

Nel periodo rinascimentale, il dressage – termine che deriva dal francese “dresser”, che significa “addestrare” – ha continuato a evolversi come forma d’arte. Mille anni dopo Senofonte, il maestro italiano di equitazione Federico Grisone descriveva nel suo trattato “Gli ordini di cavalcare”, pubblicato nel 1550, i principi dell’equitazione classica, tra cui l’importanza della posizione corretta del cavaliere e del giusto utilizzo del peso del corpo per comunicare con il cavallo. Nell’opera, Grisone riprendeva alcuni dei concetti scritti da Senofonte, ma mentre quest’ultimo raccomandava il rispetto e la leggerezza, Grisone ricorreva a metodi piuttosto brutali. Nonostante questo, egli comprendeva a pieno il carattere dell’animale e sottolineava l’importanza di addestrare il cavallo gradualmente e con attenzione, utilizzando esercizi progressivi che lo preparassero alle difficoltà del dressage. Grisone sosteneva che il dressage era un’arte raffinata che richiedeva una grande abilità e una profonda comprensione dei cavalli, dove l’obiettivo finale era quello di creare una perfetta armonia tra cavaliere e cavallo. Questa opera è talmente straordinaria che i suoi metodi hanno influenzato lo sviluppo della Scuola di Equitazione Spagnola.

Il dressage divenne uno sport competitivo ufficiale nel 1912, quando fu introdotto per la prima volta ai Giochi Olimpici di Stoccolma. Questo sport ha rapidamente guadagnato popolarità, e le competizioni di dressage si sono successivamente tenute in tutta Europa. Le donne furono ammesse alle competizioni olimpiche di questa disciplina molto più tardi, nel 1952, durante le Olimpiadi di Helsinki.

L’inclusione del dressage nei Giochi Equestri Mondiali è avvenuta nel 1990 a Stoccolma. Negli ultimi anni, il dressage è diventato accessibile a un pubblico più ampio, con l’introduzione del Para-Dressage per i cavalieri con disabilità fisiche, che è stato incluso nei Giochi Paralimpici nel 1996.

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